Passata la Pasqua e passato lo stormo di colombe, ho lasciato ben 4 giorni di ferie alla planetaria.
Devo dire la verità, stare in albergo e non poter impastare nulla, mi é sembrato decisamente strano; tante volte ho avuto l’istinto di chiedere asilo politico all’amica nella cucina dell’hotel, ma poi mi sono imposta una pausa “riflessiva” e di imparare a godermi il momento dell’impasto. In effetti, la planetaria é, più che un attrezzo, un’amica fidata, un essere simbiotico e dotato di anima.
Un mio professore di scuola, il mio mentore, colui che mi ha insegnato a fare il chimico, mi ha sempre detto che gli strumenti hanno un’anima ed una personalità, spesso perversa e dispettosa, ma esigono rispetto e timore reverenziale; lo stesso vale in cucina: la planetaria e il forno vanno riveriti… se si indispettiscono e si ammutinano loro, é la fine!!!
É inutile dire che appena messo piede in casa ho decretato la fine della tregua della planetaria e ho impastato al volo una focaccia, cosí, giusto per gradire!
Poi ho iniziato a girare in tondo come uno squalo, in cerca di qualcosa da impastare, finché non ho puntato la sezione bomboloni, brioches & friends.
Siccome essendo stata via, anche la lavatrice ha fatto ferie (il ferro da stiro é in vacanza da una vita), ho pensato bene di intervallare lo sdoganamento dell’Everest di panni da stirare con qualcosa di veloce da fare.
Questo impasto prevede una fase da fare a mano ed era tanto che non impastavo senza planetaria.
È stata una sensazione spettacolare: l’impasto che si amalgama al lievitino, i colori che si fondono e i profumi che si sprigionano, la massa prende corpo e finalmente si inizia a fare le pieghe di rinforzo e a pirlare…I bimbi mi hanno guardata estasiati; sono certa che avrebbero voluto partecipare al “pigia pigia”.
Premesso che, prima di vedere un tutorial durante la produzione di pennute, non avevo mai arrotondato un impasto; ieri sera, magicamente, tutto ha preso la forma e la consistenza perfette.
Impasta, attendi, stendi, taglia ed arrotola… Il risultato è stato questo.
Attendi, spennella, decora e via!!!
Il problema, come sempre, é attendere il raffreddamento e cercare di “fa’ passà ‘a nuttata” a ció che sforno.
Però sono moooolto soddisfatta.
É anche vero che, sopravvissuta alle pennute, il resto sembra quasi facile.
Chi volesse passare a far colazione, é, come sempre, il benvenuto!
A presto!!