Precisetti…

Precisetti.

Chi mi conosce bene sa che sono sdoppiata (essendo dei gemelli non è un mistero); chi vive con me assiste quotidianamente allo sdoppiamento di personalità: so essere una pistina precisetti su alcune cose, ma un uragano caotico e iper disordinato nello stesso tempo e luogo.

Ci vuole moooolta pazienza a starmi affianco, spesso e volentieri mi do pure fastidio da sola!

In occasione di una grigliata, mi è stato chiesto di fare una torta, che mettesse d’accordo tutti e che tenesse conto di diversi fattori: “io sono a dieta”, “a me non piacciono i dolci”, “a me piace solo la crostata di frutta”, “io mi scofano tutto”, “fa caldo”, “la cheese cake al mascarpone è troppo pesante”, “devono mangiarla anche i bambini”.

A parte il primo istinto di lasciar perdere, ho decretato che sarei riuscita a metter d’accordo tutti in qualche modo.

Un’amica mi aveva giusto giusto chiesto una crostata di frutta, coi frutti di bosco, per il suo compleanno e io avevo rispolverato per lei la vecchia ricetta della pasta frolla, che era un po’ che non utilizzavo più.  La mia mamma, visto che già ero in ballo, mi ha chiesto di fare una sorellina piccola, perché sai… è domenica e io ho realizzato che, essendo il mio compleanno (di cui tutti si dimenticano, dato che viene in coda a quello delle cozze), avrei dovuto portare una torta in laboratorio, pena licenziamento in tronco!

Morale, ho fatto una produzione massiva di pasta frolla, mettendoci la scorzina di limone, un bidone di crema pasticcera aromatizzata al limone (versione 2.0 con la panna, che non sia mai che venga leggera e non bella densa e cicciosa) e ho saccheggiato il supermercato di fragole e frutti di bosco vari (meno male che i mirtilli sono XXL).

Cottura in bianco (finalmente sono riuscita a farla coi fagioli senza farli diventare parte integrante della torta), farcitura con crema e inizio della cesellatura.

Devo dire che non ci avrei scommesso un centesimo su me stessa… io non sono una che ama fare le cose di fino, ma amo molto la geometria (sono una fan psicopatica delle curve frattali), quindi, iniziato con la prima, non sono più riuscita a fermarmi.

Il risultato è stato questo…

Alla grigliata, ognuno ha mangiato a modo proprio: i bambini hanno lasciato la sola frolla nel piatto, il resto è sparito, gli altri mi sono parsi moooolto felici.

Mamma e Papà ed amici molto soddisfatti; i colleghi hanno spazzolato tutto in due minuti netti e la loro torta era pure quella più grossa di tutte (ma io li ho sempre definiti delle cavallette spazzolanti!!).

Devo dire che sono molto soddisfatta del risultato finale. A volte il gemello precisetti che c’è in me, se prende il sopravvento sul gemello confusionario e ciclonico, riesce ad ottenere dei risultati validi.

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