Zeppolando per la festa del Papà

Festa del Papà

Per tutta la vita la festa del papà è stata per me un momento speciale per godermi il mio papà e, sebbene non gli faccia più il regalino da tanti anni, è diventata una ricorrenza in cui mi prodigo nel preparare una cena o un pranzo coi fiocchi, mettendoci tutto il mio amore.

Da qualche anno la festa del papà si è triplicata, in quanto anche il Santo è diventato papà e insieme a lui festeggiamo anche il suo papà.

Aggiungici anche il vicino di casa Giuseppe, che, essendo non esattamente nordico, ha radicata nel sangue la tradizione dell’Onomastico, e il gioco è fatto!!

Insomma, a casa nostra, San Giuseppe è diventata un’istituzione per mangiare come se non ci fosse un domani.

Quest’anno, dopo aver stretto un legame indissolubile con la pasta sfoglia, ho voluto utilizzarla non per fare la Millefoglie, ma per fare i vol-au-vent con le capesante. Un successone!! Mai mi sarei aspettata un risultato simile. Ero già sulle nuvolette all’antipasto per la felicità.

Primo piatto paella e poi, le Zeppole di San Giuseppe.

Ora, partiamo dal dato per assodato che ormai non mi cimento più con alcuna ricetta senza aver letto almeno 3 fonti diverse e aggiungiamoci che il blog aniceecannella è diventato, insieme a giallozafferano e profumo di lievito, la mia pietra miliare… Dopo giorni e giorni di studio sono partita, come Don Chisciotte, alla volta della battaglia con le zeppole.

Fase 1: pasta choux. Mi ero già allenata la settimana precedente con i bignè ed erano venuti belli cicciottelli, ma la zeppola è tutt’altra faccenda: deve essere DAVVERO cicciotta e, come sempre, manca “l’attrezzo giusto” come dice sempre quel saggio di mio papà.

In qualche modi mi sono arrangiata, anche perché, se fosse sempre necessario avere l’attrezzo giusto, dovrei avere un arsenale a disposizione e sono riuscita ad ottenere un risultato soddisfacente.

Fase 2: farcitura. Avevo una ricetta di crema pasticcera a cui ero legata da sempre, ma, come sopra, mica mi potevo arrendere e non sperimentare qualcosa di nuovo; quindi, togli la farina, aggiungi l’amido, mettici un po’ di panna, riprova, sarai più fortunata… Morale uno spettacolo!

Fase 3: guarnizione con amarene. Ecco, se vogliamo questo è stato l’inghippo più grosso: trovare le amarene alla vigilia di San Giuseppe è quasi come cercare il regalo dell’ultimo minuto la vigilia di Natale… Al quarto supermercato, la missione è stata compiuta con successo.

Dopo adeguata farcitura è saltato fuori questo popò di capolavoro!! Non saranno perfette, ma, per il compleanno, ho già commissionato l’attrezzo adeguato, in modo da essere sul pezzo per la festa dell’anno prossimo.

Auguri quindi al mio fantastico papà, al mio meraviglioso Marito, a mio suocero e a tutti i Giuseppe e papy del mondo.

Tiramisú che passione

Quale versione di Tiramisù vi piace?

Iniziai a fare il primo tiramisú che avevo circa 12 anni, una sfida pazzesca  per una che aveva la mamma completamente avversa alla produzione di dolci (ottima cuoca per tutto il resto, per carità, ma totalmente negata per i dolci).

Prova che ti riprova, avevo affinato la tecnica, fino ad essere soprannominata “quella del tiramisù”.

Negli anni, leggendo, ho apportato piccole e costanti modifiche alla ricetta originale, ma sempre con savoiardi, mascarpone/ricotta, uova, caffé e cacao veniva fatto.

Finchè tranfusando qui e là, non sono inciampata in lei: la ricetta della vita!!

Ho fatto una prova, relativamente in piccolo (da buon chimico non mi smentisco mai…)  per il compleanno del mio pazientissimo Marito e poi, grazie all’aiuto dei vari tester di fiducia, aggiustando e personalizzando qui e là, fondendo un paio di ricette insieme, ho effettuato lo scalaggio industriale.

Il risultato é stato questo, un bestione da 3 kili e mezzo di pura cremosità, per una festa di compleanno di una ragazza che, pur non amando i dolci, mi ha richiesto al buio questa torta.

La sua felicità é stata impagabile!!!

A carnevale, ogni tortello vale…

Ogni anno, nel periodo che precede carnevale, si scatena in me la mania di iper efficienza  “mammifera”, che tradotto, signigica dimostrare a me stessa e a tutto il mondo che sono una brava mamma (come se bastasse tanto poco…), che i miei figli hanno i costumi di carnevale fatti a mano e non comprati ed invadere tutto il mondo intorno a me con tortelli e chiacchiere.

Questo peró porta ad iper produttività, esperimenti,migliaia di ricette mixate e la necessità di tante cavie.

Per fortuna i miei colleghi sono giovani e scientificamente portati alla sperimentazione, quindi si prestano volentieri ai miei “pasticci”.

Dopo essermi iscritta ad un gruppo di folli panificatrici, sono diventata assolutamente dipendente dal blog originale, “Aniceecannella”, che ringrazio per l’amore trasmesso; questa dipendenza si é ripercossa su un aumento esponenziale di farina ed uova consumate.

Per la farina, per fortuna ho i miei fornitori di fiducia, che mi hanno insegnato a distinguere una farina dall’altra e che “pago” in esperimenti; per le uova é piú complesso…Ho chiesto a piú di un amico “giardino munito” di adottare uno struzzo o un paio di galline per conto mio, ma nessuno mi dà retta!

Ed ecco qui la produzione delle ultime settimane… Castagnole e Chiacchiere.

Meno male che inizia la Quaresima, se no tra un po’ inizio a rotolare.
A presto!!!

In progress briosches, pain au chocolat e muffin…

#Questacosamistasfuggendodimano!!

Uno Spuntino?

Focaccia che passione

Eh già, chi mi conosce sa di cosa parlo, la ormai famosa focaccia della Patty.
Sembra una stupidata ma in realtà la ricetta è stata frutto di numerosi esperimenti e sperkmentazione su volontari…

A dire il vero la cosa non è stata priva di fallimenti, si beh certo alla fine non è sopravvissuto praticamente nulla, mah ha richiesto dispiego notevole di energie e materie prime.

Il segreto? ehehe e già è un segreto.. A parte gli scherzi, non ne ho uno in particolare, diciamo che a seconda del proprio gusto la ricetta perfetta la si trova o la si realizza, di una cosa però ne sono certa.. Non abbiate fretta, se certo ho scoperto l’acqua calda, ma è proprio così. No no tranquilli, non sono la solita mamma paranoica che fa lievitare il tutto per 2 settimane prima di infornare, ma in un paio d’ore ci si può riuscire.

Quello che vi posso dare, come mio personalissimo consiglio, è di prendere la vostra ricetta, io solitamente uso lievito di birra fresco, e di dimezzare la quantità rispetto a  quella che solitamente indicano e.. lasciatela lievitare almeno un paio d’ore.

Dove? Io uso il forno come camera di lievitazione,  preriscaldatelo per circa 3/4 min ad 80°C, poi spegnete tutto e mettete l’impasto già steso sulla teglia a lievitare. Poi attendete.. Queste sono le indicazioni che posso darvi io con il mio forno, ma con un pizzico di pratica potete trovare la vostra dimensione.

Tutto qui? beh per oggi sì, ma presto ne combinerò una delle mie.. quindi vi aggiorno a breve!

Rainbow Cake & Taverna RoseWater

Compleanno Lu , Bareggio presso Taverna RoseWater

Che bello!! Che felicità poter avere il piacere di preparare una festa a Sorpresa per una cara Amica.. No ok, io ho ‘solo’ preparato i due dolci, una Fantasmagorica Rainbow Cake per sole 40 Persone e il mio ormai cavallo di battaglia; “Trionfo di cioccolato”, cosi battezzato dal “mio cliente più esigente”, il piccolo Gabry.
Adesso lo posso ammettere, la preparazione non era partita al meglio, mi ero alzata di buon ora per poter lavorare senza nessuno tra i piedi, ma il mio sogno mattutino si è spento immediatamente.. Si sono materializzati nell’ordine, il piccolo Fede, Giorgia e Simo a distanza di pochi minuti l’uno dall’altro, con il risultato che,  pazienza finita + Ansia a Manetta = Booommmm!!

Comunque, niente paura in giro di poco, Simo si è smaterializzato, lasciandomi sola con Fede, che per sua grande grazia mi la lasciato lavorare.. Peccato che ho realizzato di aver finito le uova, in fondo ne avevo solo 30 in casa, e rubate le 4 da mia mamma, beh ero senza.. Ansia +1 .. Lo giuro, io ho cercato di riperete dentro di me il mantra, ‘Ooooohmmmmm ,  tranquilla va tutto bene’ ma non é che abbia raccolto a pieno i frutti.. cosi i vari strati mi apparivano fatti male, non colorati a dovere.. Insomma tutto tranne un lavoro ben riuscito.. ( Ansia +77 )

Ma, lasciato passare un po’ di tempo e con l’arrivo tardivo di Uova e necessari ingredienti ( Ansia sotto controllo ) ho ricominciato ad avere un aspetto relativamente tranquillo..forse con uno spritz avrei risolto la questione in maniera piú soft, ma pazienza!!

Oh posso pensare di iniziare a montare la torta..

Man mano che vedevo che tutto si componeva, con pochi intoppi, la mia ansia si placava un pochino, ma alla fine, il bestione da cinque kili circa andave trasportato a destinazione!!

Sembra facile, ma non lo é.

Morale.. ho fatto tutta la strada con la torta in braccio, chiusa in un box protettivo, sollevandola ad ogni buca/dosso/rotonda…

Meno male che erano solo 10 minuti di strada.. avevo i crampi anche alle orecchie!!

Ultimo scoglio… tacco 12 e una scala a chiocciola, per arrivare alla collocazione provvisoria in frigorifero… mi mancava solo un incontro con le trappole per topi e il fossato degli alligatori e sarei stata a posto.

La torta é arrivata sana e salva al tavolo della festeggiata e…

Lo stupore nei suoi occhi e in quelli di tutti i bimbi presenti è stata la miglior ricompensa di tante fatiche!!!

Il Risultato? Beh alla Taverna vi erano numerosi avventori, bambini ed adulti, e vedere che hanno apprezzato le mie torte, beh non ha prezzo!!
Grazie a tutti per la fiducia e la stima che mi avete dimostrato..

 

Croissants

Piccole Delizie

Dopo essere diventata pasta sfoglia dipendente, ho decretato che non potevo fermarmi qui, ma che dovevo provare a fare i croissants.
Avevo già provato con la sfoglia classica, ma non ero del tutto soddisfatta.
Poi sono inciampata in un fantastico blog e mi si é aperto un mondo nuovo…
E via!!! Mani in pasta di primo mattino, per creare.
Dopo lievitazione, sfogliatura e rilievitazione, il risultato é questo.
Che ve lo dico a fare??? Uno spettacolo!!
Sono stati polverizzati!! Tanto che oggi devo rifare tutto da capo, perché non sono Dolci con Amore, se non li condividi!

Santa pace…



La prima grande sfida

Grigliata con Dolce finale

La prima grande sfida che mi sono prefissata è stata lanciata in occasione di una grigliata.

Mi fu commissionata una millefoglie, che, in sè non è una torta difficilissima da realizzare.

Il piccolissimo dettaglio era che doveva essere per…45 persone!!

Ovviamente non mi sarei MAI tirata indietro, ma nemmeno volevo arrivarci impreparata e il mio super orgoglio non mi avrebbe mai concesso di utilizzare la pasta sfoglia commerciale.

Dopo studi vari ho trovato una ricetta che mi ispirasse fiducia (e che avesse anche un piccolo tutorial) e ho iniziato con test in piccolo ( la mia natura di chimico aiuta tantissimo), coinvolgendo tutto il vicinato e il parentado in assaggi vari.

Sfogliare è rilassante, delizioso e dà un sacco di soddisfazioni.

La pasta sfoglia mi è talmente entrata nel cuore che per un mese abbiamo mangiato sfogliatine/millefoglie/torte salate di ogni tipo.

Pian piano, la voce si é sparsa tanto da passare tutto il mese di settembre a sfornare millefoglie.

Questo é il risultato della “torta capostipite”. É stata una soddisfazione immensa. Vedere la festeggiata felice é stato impagabile!!!

Da lì é partito il ciclone Dolci con Amore!!

 

Rainbow Cake

Primo Esperimento con Rainbow Cake…

 

Beh questa è una scommessa che era latente da un po’, il mio miglior cliente, anzi direi il mio cliente più esigente mi ha commissionato questa torta, ma non poteva che essere al cioccolato e non poteva che possedere tutti i colori dell’arcobaleno.
In effetti questo, essendo un test, non ha i 7 Strati, e non ha tardato a sottolinearlo appena ha visto la torta tagliata.. Ma devo dire che alla fine ha apprezzato, e cosa del tutto inusuale, ha persino chiesto il bis.. Quindi che dire per questo esperimento pieno successo..
L’esperienza non è stata priva di piccoli imprevisti, dosare il colorante è stato divertente, (nonché la mia ideona di leccare lo stecchino con cui stavo decorando la panna..), che mi ha donato un sorriso Blu, più che inconsueto. Meno male che dopo un bel tè caldo il colore si è stemperato.

Adesso che il mio timore reverenziale verso la ricetta si è smussato, posso pensare alla realizzazione finale sia per il mio G. che per la mia amica  N. che ovviamente necessiterà di una serie di rivisitazioni in fatto di presentazioni, ma son più speranzosa di far bella figura.. Ma ho ancora un po di tempo per prepararmi, quindi qualcuno dovrà testare le prossime versioni … Chi ha da intendere, intenda..

 

Cappello del Vescovo

Dolce classico ma di fascino intramontabile.

Questa è una torta di tutto rispetto, ha una lunghissima tradizione, ma quello che la rende unica è nella scelta della bagna.

Il Liquore strega le dona un gusto fuori dal comune. La sua glassa ai lamponi grazie alla sua acidità, ripulisce il gusto dal troppo dolce delle creme e riequilibra il tutto…

Ok, e questo sarebbe un buon inizio se il fosse un sito/blog di cucina. Ma non è il mio caso. Io ho la passione dei dolci e degli esperimenti, ecco perché ho deciso di condividere la mia passione, qui non troverete grandi indicazioni tecniche, ma la mia avventura nella realizzazione del dolce, e del risultato..

 

 

Millefoglie

Una piccola sfida personale

Fare la sfoglia a mano può non essere cosa semplice, e per chi come me non ha un bagaglio così vasto è una bella scommessa.
Eh già, qualche tempo fa mi fu chiesta una mille foglie, ma non avrei mai ceduto alla tentazione di prendere la sfoglia surgelata.
E così mi rimboccai le maniche e iniziai i primi esperimenti, ci sono volute un  paio di prove a vuoto prima di imbroccare la giusta ricetta.
Il passo successivo fu quello di testare la fragranza della torta una volta assemblata.
Qualcuno mi fu di grande aiuto, prestandosi come cavia, ‘Assaggiatore’, ufficiale. E ben presto raggiunsi il verdetto positivo.. Poi ‘dovetti’ fare una specie di piccola produzione in serie per essere certa di aver capito la ricetta, e di essere in grado di poter ripetere il tutto. Non mi giudicate, il mio lato scientifico a volte si manifesta.

Ecco qui in due parole una delle mie prime piccole sfide..